CIMA D’EZZE m 2351 – NUOVO SENTIERO “DELIO PACE”

Attività:

  • Difficoltá
  • Durata:
    ore
  • Lunghezza
    km
  • Dislivello
    m
  • Altitudine Massima
    m slm

Panoramico itinerario in Val di Laner, in Alta Val dei Mocheni – 28/08/2010
Proponiamo questa settimana una magnifica escursione in Val di Laner, nell’alta Val dei Mocheni, per scoprire un sentiero ripristinato intitolato alla memoria del “satino” Delio Pace, che collega Cima d’Ezze con il Monte Slimber e Passo Garofani.

Cima d’Ezze – Monte Slimber – Nuovo sentiero “Delio Pace”
Il nuovo sentiero Delio Pace (500 m di dislivello per 3 ore di percorrenza dal rifugio Sette Selle) è stato recuperato e ripristinato dopo anni di abbandono: ora ha una segnaletica rinnovata e alcuni passaggi “critici” sono stati attrezzati con delle staffe. Il nuovo percorso, inaugurato il 18 luglio scorso con numerazione E340A, si sviluppa in parte sui vecchi camminamenti militari della Grande Guerra che percorrono le forcelle e gli impervi crinali di Cima d’Ezze fino al Monte Slimber. Alla Forcella d’Ezze si possono osservare numerosi trinceramenti e resti di baracche della Prima Guerra Mondiale, che sono stati interessati ad un progetto di parziale e recente recupero. Il percorso non presenta difficoltà particolari ma alcuni tratti un po’ esposti richiedono pié fermo e assenza di vertigini.

Percorso
Dal parcheggio nei pressi di Frotten in cima alla Val dei Mocheni, si seguono le indicazioni per il Rifugio Sette Selle m 2014, gestito con passione ed entusiasmo da Monica e Lorenzo e recentemente ristrutturato splendidamente dalla sezione SAT di Pergine. Dal rifugio il sentiero 343 sale di quota, non troppo ripido, verso la conca sotto Forcella d’Ezze m 2270, che si raggiunge lasciando il 343 ad un bivio e prendendo il facile traverso del sentiero 315. Presso la forcella si possono osservare numerose tracce degli accampamenti austriaci della Grande Guerra: trinceramenti, muri a secco, resti di baracche. Alcune tabelle illustrative spiegano come erano dislocati gli accampamenti che presidiavano la zona. Dalla Forcella d’Ezze si ha un gran colpo d’occhio sul grandioso anfiteatro della Busa della Pesa a monte di Malga d’Ezze. A sud est invece vediamo il bellissimo Laghetto d’Ezze che abbiamo descritto in una recente escursione alla Cima di Sopra Conella. Il sentiero abbandona la forcella per arrampicarsi lungo il crinale sud con alcuni facili passaggi di 1° grado. Quindi con un traversone quasi pianeggiante un po’ esposto e una serie finale di stretti zig zag si risale rapidamente Cima d’Ezze m 2351, con libro di vetta, la solita “madonnina” e una simpatica panca in pietra dalla quale ammirare comodamente il grandioso panorama. Dalla cima inizia ora la traversata vera e propria: il sentiero cala ripido sul versante opposto in direzione nord est con passaggi di 1° grado, qualche altro tratto esposto ma nulla di tremendo. Conviene tenere bene gli occhi aperti e seguire attentamente la segnaletica, perché in alcuni punti dove i segni scarseggiano si potrebbe sbagliare direzione e finire sui dirupi.
Si cala dunque gradualmente di quota, con attenzione, in direzione nordest lungo il costone fino a raggiungere una selletta senza nome a quota 2215. Di qui il sentiero piega decisamente ad ovest calando nella grande conca pietrosa a nord di Cima d’Ezze, che si attraversa senza difficoltà seguendo i segni bianco-rosso sui sassi. Tocca ora recuperare un po’ del i dislivello perso nella discesa, salendo a ridosso del roccione quotato sulla carte 2265 (senza nome), raggiungendo il crinale con due ripidi canalini che si affacciano sul rifugio Sette Selle. Contrariamente a quel che si potrebbe intuire NON bisogna seguire il crinale e salire la quota 2265 ma si deve imboccare il ripido canalino erboso (fare attenzione ai segni rossi!) che scende fino alla base delle rocce. Di qui con un facile traverso si riguadagna il crinale, piuttosto affilato e a tratti un po’ esposto: due staffe infisse nella roccia a mo’ di maniglie aiutano a superare il punto più critico con ripide scarpate sui due lati. Superato questo passaggio il crinale spiana e diventa una facile e aerea passeggiata panoramica fino al Monte Slimber m 2204. Di qui si cala brevemente fino al Passo dei Garofani m 2150 per tornare al Rifugio Sette Selle col sentiero 340. Oppure, come suggeriamo, si prosegue fino al vicino Passo di Palù m 2071 per fare un rientro più largo prendendo il sentiero 370 o la bella traccia (indicata dalla freccia rossa nella foto) poco più a nord che raggiunge il costone “Pleza Bela” (con bella visuale proprio di fronte al Rujoch!) quindi per strada forestale per bellissimi boschi fino a Maso Ausertol e quindi intercettando il sentiero dell’andata fino al parcheggio. Il percorso descritto, partendo da Frotten, ha circa 1000 m di dislivello per circa 12 km di sviluppo.
Delio Pace, figura di spicco della seconda metà del 900, è stato il punto di riferimento giuridico per numerosi enti, dal Comune di Pergine di cui fu segretario per passare poi a quello di Trento, al Comprensorio che accompagnò nella nascita e nei primi anni, al TAR di cui fu giudice per una decina d’anni, all’associazionismo locale cui partecipò attivamente, in particolare allo SC Panarotta ed alla SAT – Società Alpinisti Tridentini. Studioso di diritto amministrativo, fu particolarmente esperto sulle amministrazioni dei beni d’uso civico, che valorizzò in vari convegni e scritti.

testi e foto di
Alessandro Ghezzer

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