15 Ottobre 2014

Itinerari verso il Monte Altissimo

di: Alessandro Vaccari

Il rifugio Altissimo, situato sulla cima del Monte Altissimo propone numerose passeggiate e può essere raggiunto tramite diversi sentieri che salgono da differenti versanti della montagna.

Al rifugio arrivano tre sentieri: il Sat 601 sale dal versante Nord ed inizia dall’abitato di Torbole, sul Lago di Garda, in Località Busatte. Il sentiero, se percorso partendo a piedi da Torbole, è evidentemente impegnativo, poiché prevede circa 2.000 mt di dislivello (il centro storico di Torbole è a circa 80 mt), ma presenta viste molto spettacolari sul lago mano a mano che si sale di quota.

In realtà una piccola strada asfaltata percorsa principalmente da bikers sale da Nago, sopra Torbole e porta a quota 1.600 mt dove si trova l’ultimo parcheggio utile per lasciare l’auto e muoversi a piedi verso il rifugio. Da qui, si raggiunge il rifugio in circa 1h 45 passando anche dal Monte Varagna. E’ uno dei percorsi più battuti dai cicloturisti che affollano l’Alto Garda.

Il sentiero Sat 622 inizia invece da San Giacomo, località dell’Altopiano di Brentonico, a quota 1194 mt, e salendo dal versante Est passa per Malga Campo e arriva al rifugio in 2h 45 minuti.

Il sentiero Sat 633 parte in località Val de Vic a quota 1173 mt e raggiunge la Bocca del Creer, che divide la vetta dell’Altissimo dal promontorio di Corna Piana. Da qui, dove si trova il Rifugio Graziani, il sentiero prosegue a zig zag verso la vetta. Questa è la via più semplice e probabilmente la più frequentata. Nel periodo estivo il Rifugio Graziani è raggiungibile in macchina e quindi la camminata conduce al rifugio in circa 1 ora.

In ultimo, il sentiero Sat 651 propone un itinerario da Sud. Inizia a Bocca di Navene a 1425 metri di quota per salire in cresta. Da qui si apre una splendido panorama sul Lago di Garda che ci accompagna fino a Busa Brodeghera, dove si unisce al sentiero 633 per proseguire verso il rifugio. Poco sotto l’incrocio, l’ultimo tratto di sentiero coincide con una possente strada militare che veniva utilizzata per portare in vetta pesanti armamenti della prima guerra mondiale.

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AUTORE DEL POST:

Alessandro Vaccari

Partito dal mondo degli eventi, si dedica al coordinamento di enti del terzo settore, al giornalismo agri-turistico, all'organizzazione di progetti formativi, all'animazione territoriale con particolare riferimento a temi come la ruralità, il territorio e la sostenibilità (ambientale e sociale).

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