“Paganella e la vista del Trentin…”.
E’ un passaggio di una splendida canzone popolare che interpreta alla perfezione il paesaggio e la prospettiva geografica che si può ammirare dalla cima di questa montagna.
Raggiungendo la sommità della montagna lo sciatore può ammirare le Dolomiti di Brenta così come la valle del Sarca con l’alto Garda e poi i Lagorai per salire fino alle Alpi più a Nord.
La Paganella è luce e buona neve, spazio e discesa a misura di sciatore classico.
Anche per questo, in apertura di puntata, incontriamo un gruppo di amici del Telemark che ci riportano indietro nel tempo, ma che ci deliziano anche di una lezione, tutt’altro che fuori dalla storia, in onore della lentezza.
Anche Girovagando crede nel “rallentamento” dei ritmi di vita e quindi anche dei ritmi della vacanza.
Sciare con lentezza, gustandosi le curve, l’armonia del paesaggio, la vista sulla montagna e perché no, anche il rispetto nei confronti degli altri sciatori.
La Paganella, come vedremo, è una ski area che, con le sue scuole, promuove una filosofia dello sci coerente con il quadro alpino di riferimento con piste perfettamente innevate ed adatte a discese ampie, lente, adatte a coloro che, oltre ad amare lo sci, vogliono perfezionarsi continuamente in questo meraviglioso sport.
Ruggero Ghezzi, direttore di Paganella Ski Area, ci accompagna lungo i diversi itinerari partendo da Andalo fino alla cima della montagna per poi discendere verso il versante di Fai alla volta del rifugio Meriz ed del campo scuola intitolato all’indimenticato Rolly Marchi.
Qui incontriamo un maestro di sci testimone del valore delle professioni della montagna. Ivo Mottes, oltre a dirigere la Scuola di Sci di Fai della Paganella è anche un esperto Accompagnatore di territorio, professione che lo avvicina in tutte le stagioni alle meraviglie dell’ambiente alpino comunicandolo con competenza e passione ai numerosi turisti che lo visitano.
Al Rifugio Meriz apprezziamo la cucina di Fabrizio Tonidandel ed ammiriamo un locale che ha fatto del risparmio energetico e dell’utilizzo delle energie rinnovabili i propri cavalli di battaglia.
Risaliamo al Rifugio la Roda dove Gigi Giovannini, dinamico e sempre disponibile gestore, ci parla delle tante iniziative di intrattenimento degli ospiti nonché delle colazioni sugli sci all’alba promosse anche in collaborazione con Trentino Marketing.
Con Ruggero Ghezzi scendiamo verso il versante del monte Gaggia che si caratterizza anche per un particolare “circuito azzurro” ovvero un piccolo distretto di piste per principianti e molto adatte a coloro che intendono perfezionare il proprio stile.
Un’ultima occhiata la riserviamo alla Biblio igloo una biblioteca lungo le piste per coniugare lo sport invernale alla cultura.